Gae Aulenti

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Ricordare Gae Aulenti equivale a ripercorrere alcune tappe salienti della storia di Zanotta, dai primi anni Sessanta in poi. Balza alla memoria il mitico Centro Fly di Milano, da lei progettato e inaugurato nel 1966, un inedito "grande magazzino del design", con il coinvolgimento di designer come i Castiglioni (che qui espongono i primi pezzi disegnati per Zanotta), di brand come Krizia (abiti delle commesse) e Unimark (immagine coordinata).

Aulenti è anche l’autrice coraggiosa di uno degli allestimenti più visionari della celebre mostra "Italy: The New Domestic Landscape" al Moma di New York nel 1972, dove Zanotta partecipa in stretta collaborazione con la progettista-designer. Proprio grazie a quella storica mostra, Zanotta si distingue a livello mondiale come una delle imprese con maggiore vocazione per la ricerca applicata nel design.
In quegli stessi anni Gae Aulenti disegna i primi pezzi importanti per l’azienda: alcuni – come la poltroncina Solus (primo prodotto per Zanotta, 1964, a cui segue una vera e propria collezione per esterni), la serie di tavoli Festo, il tavolo su cavalletti Gaetano o la poltrona pieghevole Tripolina- non sono più in produzione, altri -come la sedia pieghevole April –sono tutt'ora in catalogo, insieme alla consolle Appia e al tavolo Sanmarco disegnati nel 1984 (quest’ultimo "raddoppiato" con un'edizione anche da outdoor nel 2008).

L'opera di Aulenti designer rivela una forte "memoria" architettonica e alcune intuizioni straordinarie, come la creazione di mobili funzionali e altamente industrializzati, con strutture principalmente monomateriche (estrusi in lega d’alluminio o tubo metallico curvato), che ne fanno una delle prime grandi protagoniste di quello stile hi-tech che avrà molto successo negli anni a venire. «La nostra generazione di progettisti è partita dagli studi di architettura, a differenza di molti designer o scenografi di oggi: ci è stato più facile comprendere lo spazio, anche per disegnare oggetti, allestimenti, funzioni. È forse anche il motivo per cui i mobili e gli oggetti sono poi durati nel tempo», afferma Gae Aulenti nell’incontro con Zanotta nel marzo 2009. «Come designer abbiamo avuto, dagli anni ’50 agli ’80 soprattutto, la fortuna di lavorare a stretto contatto con produttori (e Zanotta è uno di questi) che io definisco degli "eroi" non solo dell'industria ma anche della cultura. Sono riusciti a far fiorire intere regioni, arricchendone il tessuto non solo economico. Si sono uniti ai migliori artigiani e manifattori per ottenere qualità eccellenti, hanno saputo lavorare a fianco dei loro progettisti in una ricerca continua di tecnologie, materiali, processi. Sono stati uno dei motori delle nostre grandi città».


(nota: i prodotti Solus, Festo, Gaetano, Tripolina, Appia citati nell'articolo non sono più in produzione)