Archetipi: Sgabillo

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Lo sgabello firmato Max Bill

Nella serie degli oggetti emblematici della filosofia Zanotta, Sgabillo è un pezzo tra i più coerenti. Progettato nel 1950 dal designer, architetto e artista svizzero Max Bill (co-fondatore della prestigiosa Hochschule für Gestaltung, nota come Scuola di Ulm), è tuttora in produzione. Con quel nome buffo che Aurelio Zanotta gli diede, gentile e scherzosa storpiatura della stessa funzione basilare dell’oggetto. Uno sgabello di forma geometrica, in multistrato di betulla essenziale, ancora estremamente attuale, che rappresenta un micro-manifesto del pensiero moderno e funzionale, naturale incarnazione dei principi del Bauhaus a cui il designer si ispirò durante la formazione e lungo la sua vita professionale. «Si abusa della forma, facendone un fattore di incremento delle vendite», scriveva Bill. «E se dunque oggi, per motivi estetici, reclamiamo nuovamente delle belle forme, non vorremmo essere fraintesi: si tratta sempre di forme vincolate alla qualità e alla funzione dell’oggetto». Ed ecco dunque Sgabillo: un piccolo pezzo anonimo che vive dell’identità per cui è stato pensato, incarnazione di quella “buona forma” a cui Bill tese durante tutta la sua carriera di progettista e artista poliedrico. Disegnato da Max Bill per lo stesso Istituto di cui fu rettore e docente, lo sgabello entrò nel catalogo Zanotta nei primi anni Settanta (gli stessi della mitica serie Quaderna del Superstudio), nelle due versioni in multistrato di betulla verniciato naturale e in medium density fiberboard nero con verniciatura antigraffio. Il designer svizzero ideò inizialmente Sgabillo con due altezze, ma è oggi prodotto nell’unica versione h.45 cm, con larghezza 40 e profondità 27,5 cm. Un piolo di legno sottile fa da poggiapiedi e ulteriore presa per muoverlo nello spazio, consentendone usi multipli come tavolino a sè o impilato, o come pratico accessorio “porta-libri”. Sgabillo è diventato ormai un archetipo, un elemento di cult-design della nostra epoca, un oggetto-icona esposto nelle collezioni permanenti di sei tra i principali musei di design e arte del mondo, come il Die Neue Sammlung di Monaco e l’Israel Museum di Gerusalemme.