
«I motivi del successo di Kent sono più d’uno: la forma sexy e avvolgente, la gamma azzeccata dei rivestimenti tessili e in pelle, il design ammiccante. Ci siamo ispirati, Ludovica ed io, alle storiche sedute di Arne Jacobsen degli anni Cinquanta e Sessanta, che a loro volta hanno continuato a seminare richiami anche oltreoceano. Quanto all’impostazione ergonomica, che ne fa un pezzo ad alto confort, si basa sulle curve ben proporzionate dello schienale e dei fianchi e sul fatto che il cuscino è integrato alla seduta creando un unicum che enfatizza la struttura monolitica e scultorea. Comodità assoluta, anche da un punto di vista tecnico».